Qui trovi una lista delle FAQ, le domande più frequenti che ci vengono inviate, con le relative risposte
Un impianto fotovoltaico e’ un sistema in grado di trasformare direttamente l’energia solare in energia elettrica.
Esso è composto essenzialmente da:
- moduli fotovoltaici;
- inverter, che trasforma la corrente continua generata dai moduli in corrente alternata;
- quadri elettrici e cavi di collegamento.
- eventuale accumulo
L’energia prodotta, puo’ essere poi utilizzata nell’abitazione o nell’azienda e ceduta in rete in caso di eccesso di produzione rispetto alle esigenze elettriche.
Dipende dalla tecnologia.
Si va da 5 mq. a kW a 10 mq.
Attualmente la maggior parte dei moduli nel mercato è ad alta efficienza e la superficie occupa circa 5mq. a kW.
Dipende dalla tecnologia.
Con i moduli Hyundai ha una vita utile di 30 anni, con garanzia su prodotto potenza e difetti di fabbrica.
Sicuramente il luogo ottimale per l’installazione di un impianto fotovoltaico è il tetto, sia a falda che piano, ma si può installare anche su pergole, tettoie e pensilline.
L’orientamento e l’inclinazione incidono sulla produzione, infatti gli ombreggiamenti possono avere un effetto limitante sulla produzione.
Si, è possibile e soprattutto in ambito residenziale è consigliato ed è auspicabile per migliorare l’autoconsumo, ovvero il risparmio fino all’80%.
Bisogna tener conto che è impossibile azzerare totalmente la bolletta, in quanto sono presenti costi fissi e una quota energia soprattutto invernale che però può essere ammortizzata con la vendita di energia in esubero alla rete, retribuita dal Gse.
Il risparmio aumenta con l’aumentare dei “grandi consumi” durante le ore diurne.
Percentualmente questo può variare dal 30% al 50% per un utente davvero virtuoso che ha la possibilità di programmare ad esempio con l’utilizzo dei sempre più diffusi “delay” la partenza degli elettrodomestici durante le ore diurne.
Si, è possibile ma salvo casi particolari non è conveniente, considerando che così facendo ci si preclude la vendita di energia in eccesso alla rete prodotta dal nostro impianto.
Si, è possibile.
Si consiglia di confrontarsi prima con l’amministratore condominiale.
Da qualche anno è possibile detrarre fiscalmente il 50% dell’importo totale dell’impianto in 10 anni.
Il Gse, Gestore dei Servizi Energetici che è una Società per Azioni italiana, eroga un contributo chiamato appunto SCAMBIO SUL POSTO, calcolato sull’energia “scambiata” dall’impianto con la rete annualmente.
I pagamenti sono semestrali più un conguaglio per l’anno precedente.
L’energia scambiata con la rete equivale a quell’energia che io produco con il mio impianto e che non autoconsumo subito ma immetto nella Rete di distribuzione nazionale e che consumo in un momento diverso prelevandola dal fornitore.
Assolutamente no.
Non ci sarà nessuna variazione sul contratto di fornitura.